Un articolo leggermente più complesso per capire quali siano le differenze tra le misure essenziali per calcolare il prezzo di una azione con l’utilizzo di un DCF, ovvero FCF, FCFE e FCFF. Prima di iniziare, ti consiglio di leggere gli articoli su come leggere un bilancio e in particolare quello su come leggere il rendiconto finanziario di un bliancio.
A cosa servono le misure di Free Cash Flow
Queste misure vengono utilizzate principalmente per la valutazione assoluta delle aziende e per il calcolo del valore intrinseco. Tendenzialmente non vengono utilizzate come multipli, al massimo per il FCF yield. Le altre metriche dipendono molto dalle aziende e potrebbero rendere il confronto difficile, soprattutto se si prende in considerazione un singolo esercizio.
Se sei interessato ai multipli per la valutazione relativa, ti consiglio di guardare questo video.
Queste misure sono utili per capire quanto cash genera effettivamente l’azienda per reinvestire all’interno del progetto. Le misure di cash flow si differenziano da una misura come l’EBITDA: percepiscono l’impatto di tasse, cambio di capitale circolante (working capital) e capex.
Le tre misure che andremo ad analizzare oggi hanno significati diversi, principalmente la differenza si basa sul trattamento di spese di interessi e debito.
Quali sono le principali misure di free cash flow
- Free Cash Flow (FCF): considera i pagamenti di interesse sul debito, ma non considera emissioni o ripagamenti di debito
- Free Cash Flow to Equity (FCFE): anche conosciuto come Levered Free Cash Flow, include il debito e calcola il flusso di cassa della sola parte di equity (quindi aggiustando per debito e ripagamenti di questo) –> Equity Vale (=Enterprise Value – Debito Netto)
- Free Cash Flow to Firm (FCFF): anche conosciuto come Unlevered Free Cash Flow, esclude tutti i debiti (emissione, ripagamento, interessi). Si calcola il flusso di cassa dell’azienda nel suo complesso (Equity + Debito) –> Enterprise Value
Come si calcolano le misure di Free Cash Flow
- Free Cash Flow = CFO – Capex, andando quindi a togliere le spese in capitale dal risultato economico dell’azienda
- Free Cash Flow to Equity = CFO – Capex + (Nuovo debito emesso – debito ripagato), se un’azienda emette delle obbligazioni ad esempio ha del denaro in più a disposizione per reinvestire nell’azienda, al contrario invece se viene ripagato il debito c’è del denaro che viene meno. Aggiustando quindi il FCF per la differenza tra debito emesso e ripagato otteniamo il FCFE
- Free Cash Flow to Firm = NOPAT (= Ebit * (1-t)) – (Capex – Deprezzamenti) – Net Working Capital Invested (WCt-1 – WCt, cash escluso), considerando l’azienda nel suo complesso non dobbiamo considerare gli interessi sul debito, non dobbiamo andare quindi a tassare questi interessi
NOPAT = EBIT – EBIT (t) = NI + I + T – T – I(t) = NI + I(1-t)
T = ammontare delle tasse
t = tax rate
FCFF = NI+ I(1-t) – (Capex – Deprezzamenti) – Net Working Capital Invested (WCt-1 – WCt, cash escluso) = CFO – Capex + I (1-t)
FCFE = FCFF – I(1-t) + Cambio in debito netto
Se sei interessato a capire in maniera approfondita la logica dietro ogni operazione e l’esempio del loro calcolo applicato al bilancio di Amazon ti consiglio di guardare il video sopra questo paragrafo.