Come investire 500.000€ per la pensione + Caso reale

Disporre di un capitale da investire di 500 mila euro può  rappresentare un’opportunità interessante per raggiungere l’obiettivo della pensione. Ecco dunque come e dove investire 500.000 euro creando un portafoglio efficiente per la pensione.

Per qualsiasi dubbio o domanda, contattami. Sono Davide Ravera, consulente finanziario indipendente, e posso aiutarti a pianificare i tuoi primi investimenti e a costruire insieme il tuo portafoglio con la massima trasparenza. La prima call è gratuita: ti aspetto!

Azioni: come iniziare ad investire?

Benefici dell'investimento in pensione

Quali sono i benefici dell’investimento durante la pensione? Molte persone potrebbero pensare che, arrivata la pensione, non abbia alcun senso continuare ad investire dato che è arrivato finalmente il momento in cui si possono sfruttare i soldi investiti nel corso della propria vita.

Non esiste una ricetta univoca, ma molto spesso ha più senso continuare ad investire anche durante la pensione. Ovviamente questo dipende dal denaro di cui abbiamo bisogno mensilmente e nei prossimi anni a seconda dei piani di vita che si hanno, quindi è molto variabile a seconda della situazione di ognuno di noi. In generale, i principali benefici dell’investire durante la pensione sono:

  • La pensione è lunga, quindi continuare ad investire anche durante questo periodo ci permette di avere poi un  domani un cuscinetto più importante e di essere più tutelati dal rischio di arrivare alla vecchiaia senza abbastanza soldi per tutte le esigenze che potremmo avere
  • L’inflazione è una variabile incerta, mantenendo il nostro denaro liquido sicuramente perderemo potere d’acquisto man mano che l’inflazione va ad erodere il costo del denaro. Inoltre, l’inflazione è una variabile incerta così come è incerta la remunerazione che abbiamo sul nostro denaro, quindi potrebbero esserci dei momenti in cui i rendimenti da investimenti potrebbero addirittura non essere abbastanza per coprire l’inflazione
  • Investimento in prodotti indicizzati all’inflazione, è possibile escludere i rischi esposti nel punto precedente, introducendo comunque volatilità all’interno del portafoglio che potrebbe andarci bene o meno a seconda della nostra tolleranza al rischio

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Cosa fare con 500K euro a 64 anni

Il primo passaggio molto importante da fare è sapere a quanto ammonta il mio ultimo reddito, la somma delle mie spese mensili e il mio reddito da pensione atteso. Facciamo un esempio:

  • Ultimo reddito, 2000 euro
  • Spese mensili, 1750 euro
  • Reddito da pensione atteso, 1500 euro
 
Cosa ci dicono queste variabili? Che avrò bisogno di prelevare 3000 euro all’anno ((1750 – 1500) x 12). Come prelevare questi 3.000 euro, considerando che si tratta di spese non eliminabili? Torniamo a parlare del famoso Safe Withdrawal Rate di cui abbiamo parlato anche in altri articolo, come potete vedere nel grafico qua sotto con un orizzonte di 30 anni un tasso di prelievo sicuro con un portafoglio 50-50 potrebbe essere del 3,9%.
Safe withdrawal rate success rate

Ipotizzando un’imposta di bollo dello 0,2% e una tassazione del 13% sul prelievo netto, arriviamo ad un 3,2% di prelievo di tasso di prelievo netto e quindi potremmo pensare di allocare sui 500.000 euro a nostra disposizione una parte di 100.000 solo per questo obiettivo, ossia una rendita trentennale di 3.000 euro annuali che permetta di colmare il piccolo gap di 250 euro mensili fra soldi spesi e soldi guadagnati con la pensione. 

Questi 3.000 euro annuali verranno poi indicizzati con l’inflazione, quindi man mano che cresce l’inflazione dovrà crescere anche il tasso di prelievo.

Cosa fare poi con i restanti 400.000 euro? Un secondo obiettivo importante che ci si potrebbe dare è quello di crearsi un cuscinetto per la vecchiaia. Ipotizzando di avere alle porte 10-15 di esborsi molto importanti, perchè potremmo aver bisogno ad esempio di cure mediche, andiamo ad ipotizzare di aver bisogno di 12.000 euro annui per 15 anni tra 10 anni. Quindi, con calcoli molto simili a quelli precedenti, possiamo ipotizzare di avere un Safe Withdrawal Rate del 6,7% lordo che diventa circa 5,2% netto. 12.000 euro annui con un tasso di prelievo netto del 5,2% vuol dire che per questo obiettivo dovrò allocare 230.000 euro. Stiamo però parlando di un obiettivo fra dieci anni, con un tasso di rendimento reale del 4% annuo vorrebbe dire in realtà mettere da parte oggi circa 170.000 euro.

Un terzo punto è quello relativo alla creazione di un fondo di emergenza, che sarà utile per una serie di cose come: 

  • Spese impreviste, per esempio relative all’auto, ad elettrodomestici, etc…In questo modo siamo in grado di attingere a questo fondo di emergenze ed eventualmente di rimpinguarlo nel tempo tramite gli investimenti e il reddito.
  • Emergenze reddituali, così come abbiamo un fondo di emergenza mentre lavoriamo, quando non lavoriamo potrebbe essere utile avere un fondo di emergenza relativo agli investimenti. Se il portafoglio di emergenza quindi ha cali particolari, avere un fondo di emergenza può essere molto utile per andare a compensare i cali.
  • Tranquillità, nel periodo della pensione le persone molto spesso preferiscono avere un profilo conservativo che gli dia tranquillità e perlomeno avere parte del capitale investito che gli consenta fare un po’ quello che vuole in qualsiasi evenienza.
 
Quindi, nel caso di cui stiamo scrivendo, avremo 50.000 euro investiti nel fondo di emergenza allocati in obbligazioni su diverse scadenze a breve termine
 
Se ti interessa informarti su come investire durante gli anni della pensione, ti consiglio di leggere questo articolo che spiega come investire tra i 70 e gli 80 anni e questo su come investire solo in azioni durante la pensione.

Cosa fare con il capitale rimasto

Per ricapitolare, dei 500.000 euro iniziali ne abbiamo investiti 100.000 per il primo obiettivo, 170.000 per il secondo e 50.000 per il fondo di emergenza.  Dai fondi iniziali ci rimangono quindi 180.000 euro, cosa ci facciamo? Come vedremo ci sono diverse opzioni, ma questa scelta rimane comunque del tutto personale.

In primo luogo, possiamo decidere di spalmare questo capitale sugli obiettivi precedenti per crearci un maggiore margine di sicurezza. In secondo luogo, dobbiamo capire a cosa stiamo puntando. 

Investiamo perchè vogliamo lasciare un capitale agli eredi? In questo caso potrebbe aver senso un portafoglio prettamente azionario per incrementarne il valore nel tempo. 

Investiamo per donare poi in beneficienza? In questo caso si potrebbe creare un nuovo portafoglio da cui prelevare annualmente, magari con un approccio variabile, per fare beneficienza. 

Investiamo per comprare cose o esperienza che ci aumentino la qualità della vita (una vacanza in più, una macchina, una barca, una casa al mare, etc..)? Anche questo potrebbe essere fatto con un approccio di tipo variabile, quindi prelevando di più quando gli investimenti vanno bene e prelevando di meno quando gli investimenti vanno male. Questo permette di massimizzare l’utilizzo del capitale. 

Un’altra idea potrebbe essere quella di sostenere familiari, amici e persone a noi care nei loro progetti di vita, in questo caso dipende totalmente dalle scadenze che questi progetti hanno e da eventuali variabili che potrebbero rientrare all’interno di essi.

CHI SONO

Consulente finanziario indipendente

Piacere di conoscerti, sono Davide Ravera, consulente finanziario indipendente iscritto all’Albo OCF e al CFA Program.

Se ti stai informando su come investire 500.000€ o più, puoi valutare una consulenza finanziaria indipendente con me per iniziare ad investire partendo dalla creazione di un portafoglio bilanciato, fiscalmente efficiente, ben diversificato e, soprattutto, personalizzato sui tuoi obiettivi di vita. Ti aspetto!

Davide Ravera consulente finanziario iscritto all'Albo OCF sezione autonomi