Investire in azioni

Investire in azioni significa acquistare parte di un’azienda quotata in Borsa. L’obiettivo è quello di ottenere un profitto dalla vendita quando il prezzo delle azioni sale e  ricevere un dividendo quando l’azienda produce e distribuisce gli utili.

Per maggiori informazioni su quali azioni inserire in portafoglio per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari di breve, medio e lungo termine, puoi prenotare una consulenza finanziaria indipendente con me.

Investire in azioni

Cos'è un'azione?

Un’azione rappresenta la quota del capitale di una società. Il possesso di un’azione, quindi, equivale al possesso di una piccola quota di un’azienda (di solito veramente molto piccola). In questo modo, hai diritto di ricevere gli utili, se generati, o partecipare alle perdite dell’azienda nella quale hai investito.

Le aziende emettono azioni in modo da poter finanziare le proprie attività grazie ai soldi dei cosiddetti “azionisti”. Gli azionisti, in generale, acquisiscono tre diritti principali:

  • Ricezione dei dividendi, se distribuiti. Ogni azionista riceve periodicamente i dividendi in relazione alla quota acquistata;
  • Diritto di voto in assemblea e di intervento, in questo modo si può partecipare alle decisioni sull’andamento futuro e strategico della società;
  • Possibilità di visionare alcuni libri sociali.

Tipologie di azioni

Le azioni possono essere suddivise in tre categorie principali: azioni ordinarie, azioni di risparmio e azioni privilegiate.

  • Azioni ordinarie: azioni nominative che garantiscono all’azionista il diritto ai dividendi, il diritto al rimborso del capitale in caso di liquidazione della società ed il diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie.
  • Azioni di risparmio: emesse da società quotate su mercati regolamentati (autorizzati) che conferiscono agli azionisti particolari privilegi di natura patrimoniale (solitamente nella distribuzione degli utili). I possessori di azioni di risparmio non hanno diritto al voto nelle assemblee societarie.
  • Azioni privilegiate: azioni nominative che attribuiscono all’azionista un diritto di priorità, detto appunto privilegiato, in fase di distribuzione degli utili e in fase di eventuale liquidazione della società. Il diritto al voto è precluso nelle assemblee ordinarie ma è concesso in quelle straordinarie.
 

All’interno di ciascuna categoria le azioni quotate e non quotate devono essere di eguale valore e offrire uguali diritti.

Come investire nell'azionario

Se ti stai chiedendo come iniziare ad investire in azioni, lo strumento migliore per acquistarle è quello della borsa. Le azioni italiane possono essere acquistate in borsa, ossia il mercato azionario che rappresenta il luogo dove avvengono le negoziazioni dei titoli.

Il mercato azionario si divide in due settori: mercato primario e mercato secondario. Sul mercato primario le aziende hanno la possibilità di vendere le azioni societarie, sul mercato secondario gli azionisti hanno la possibilità di rivendere i titoli azionari acquistati sul mercato primario. In sintesi, le aziende operano esclusivamente sul mercato primario; gli acquirenti (azionisti) operano sia su quello primario che su quello secondario.

Come acquistare un'azione in borsa

Per comprare azioni in borsa esistono tre diverse modalità:

  • Rivolgersi alle cosiddette SIM (Società di Intermediazione Mobiliare).
  • Recarsi presso uno sportello bancario e affidarsi ad un consulente o ad uno indipendente.
  • Acquistarle attraverso le piattaforme di trading on line.
 

È importante evidenziare che ciascuna opzione presenta costi diversi: indicativamente, l’investimento effettuato in proprio attraverso piattaforme di trading online presenta costi minori rispetto alle altre due possibilità a disposizione in virtù dei caricamenti che la struttura terza deve applicare per realizzare l’investimento. Se da un lato, quindi, rivolgersi a una controparte (banca, consulente finanziario, SIM) avrà un costo maggiore anche per la possibilità di avvalersi delle conoscenze di professionisti, dall’altro operare in prima persona attraverso piattaforme online (a costi minori) richiede inevitabilmente una notevole conoscenza della finanza, che non sempre risulta sufficiente soprattutto tra i risparmiatori meno esperti esponendoli al rischio di accumulare ingenti perdite sul capitale investito.

Investire in azioni conviene?

Investire in azioni è uno dei modi più conosciuti e diffusi per far fruttare i propri soldi e generare profitti interessanti. La maggior parte delle persone, quando si parla di investire, pensa immediatamente ad investire in azioni nei mercati finanziari. Questo perché le azioni sono uno strumento molto versatile che permettono, tramite la loro combinazione, di poter costruire il proprio portafoglio di investimento personalizzato: dagli aspetti più tecnici come la durata, il rischio e il rendimento desiderato, ad aspetti più personali come l’acquisto di azioni di società in cui crediamo particolarmente o abbiamo maggior interesse qualunque sia il motivo.

Inoltre il mercato finanziario si è storicamente dimostrato essere la strada più diffusa nel percorso di crescita finanziaria assicurando nel lungo termine rendimenti maggiori rispetto ad ogni altro tipo di investimento ed essendo regolamentato, sono disciplinate in modo specifico tutte le operazioni di negoziazione e loro modalità, gli operatori, le tipologie contrattuali ammesse garantendo trasparenza e tutela per gli investitori. In media, infatti, le azioni globali hanno generato un rendimento annualizzato del 7,04% in termini reali, e cioè al netto dell’inflazione.

La caratteristica che connota l’azione facendola preferire agli altri strumenti finanziari è strettamente connessa alla sua stessa essenza. L’azione costituisce una frazione della proprietà della società e acquistandola l’investitore diventa comproprietario della società. Questi titoli finanziari possono generare interessanti profitti agli investitori come creare importanti perdite: come in tutte le cose, bisogna sempre conoscere bene ciò che si fa e analizzare un’azione preventivamente e stimare il suo valore intrinseco.

Quali sono i rischi dei mercati azionari?

Esporsi sui mercati finanziari significa inevitabilmente esporsi anche a dei rischi. Le principali fonti di rischio, di cui gli investitori devono essere consapevoli sono:

  • Rischio di mercato: Il rischio di mercato è la possibilità che l’investimento si discosti dalle nostre aspettative originarie (non solo in negativo, ma anche in positivo) per effetto di mutamenti nelle variabili di mercato, e delle quotazioni dei titoli.
  • Rischio di credito: La solidità dell’emittente, che ha emesso il titolo, è un altro fattore di rischio da tenere in considerazione. Il rischio di credito viene solitamente misurato attraverso giudizi emessi da società indipendenti (le agenzie di rating). Se l’impresa fallisce o ha gravi problemi finanziari, difficilmente riuscirà infatti a pagare i dividendi che aveva promesso.
  • Rischio di liquidità: Questo rischio può verificarsi quando si desidera vendere o liquidare una posizione in un determinato titolo e non ci sono acquirenti. O nel caso in cui la mancanza di liquidità nel mercato ci costringa a vendere a un prezzo inferiore.
  • Rischio operativo: Questo rischio include quelle perdite finanziarie subite da una società quotata, causate da guasti o carenze che processi, persone, strutture tecnologiche, sistemi interni, possono subire e riflettersi sul valore dell’azione posseduta. Fondamentale per un investitore quindi, è avere la capacità di saper come leggere un bilancio, per analizzarlo e inquadrare la salute di un’azienda.
  • Rischio di cambio: Questo rischio può sorgere quando si investe in una valuta diversa dalla propria, la modifica del tipo di valuta può influire su una variazione o svalutazione della valuta di emissione e perdere parte del valore dell’investimento.


Altri aspetti da tenere in considerazione sono la volatilità e la variabilità che il mercato può sperimentare, nonché il rapporto con i cicli economici. Ci sono anche fattori più generali che influenzano il prezzo di un’azione: ad esempio, se un intero Paese viene giudicato negativamente dai mercati per le scelte del suo Governo, il prezzo dell’azione è destinato a scendere anche se l’azienda va bene.

Come si guadagna con le azioni

Chi possiede un’azione (quindi chi compra un’azione) ha la possibilità di guadagnare in due diversi modi: con i dividendi e al momento della vendita, sempre che il suo valore sia aumentato. Più il prezzo salirà maggiore sarà il guadagno che l’investitore otterrà al momento della vendita dell’azione. L’altra parte del potenziale guadagno deriva dall’andamento dei profitti realizzati dalla società. Il guadagno è perciò determinato dalla distribuzione dell’eventuale dividendo, ovvero i proventi che una società alla fine di ogni esercizio contabile decide di distribuire ai propri azionisti.

In sintesi, si può concludere che il guadagno finale conseguibile dall’acquisto (e dalla vendita) dell’azione è composto dalla variazione positiva del prezzo e dalla partecipazione dell’azionista alla distribuzione del dividendo.

Investire in azioni: vantaggi e svantaggi

Tra i vantaggi, l’investimento in azioni nel lungo periodo si caratterizza per la sua capacità di compounding, di protezione da fenomeni inflattivi e per la sua efficienza fiscale. Per effetto compounding si intende la capacità dell’investimento in azioni di generare ulteriore profitto dal profitto conseguito, con aumento esponenziale dell’investimento nel tempo.

Un ulteriore vantaggio dell’investimento in azioni è legato alla riduzione del rischio inflazione: investire significa rinunciare a spendere ora per poter spendere di più in futuro e, quindi, rinunciare a comprare adesso un oggetto per poterne comprare di più in futuro ovvero per poter comprare lo stesso oggetto in futuro e aver in tasca ancora del denaro. Inoltre, ricordiamo l’efficienza fiscale: chi decide di investire in azioni è libero di scegliere quando vendere e, quindi, di realizzare il reddito tassabile; chi ha scelto di investire in azioni è, quindi, in grado di scegliere il momento per lui più opportuno per pagare le tasse. È bene ricordare che in ottica fiscale all’investitore conviene ritardare il più possibile il momento in cui deve sostenere il pagamento delle tasse per non perdere anche il rendimento aggiuntivo che avrebbe potuto ottenere su quanto pagato in termini di tasse.

Come per ogni strumento finanziario però, non è possibile prevedere l’andamento dei mercati. Come in qualsiasi forma di investimento, il rischio rappresenta una componente imprescindibile dell’investimento azionario, senza la quale non sarebbe possibile aspettarsi un rendimento superiore. Per questo motivo è fondamentale investire in azioni con un orizzonte di investimento medio-lungo, ossia immaginando di non dover disinvestire il capitale a breve, perché l’investimento potrebbe dare i suoi frutti nel tempo ma soprattutto bisogna investire in azioni con consapevolezza e razionalità. Da ricordare, infine, che tanto il guadagno in conto capitale (o capital gain) quanto quello da dividendo sono soggetti a un’aliquota di tassazione pari al 26%.

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Come consulente finanziario indipendente, offro consulenze finanziarie ad hoc per aiutare i miei clienti negli investimenti in azioni e nella creazione di un portafoglio bilanciato, efficiente e ben diversificato, minimizzando i costi e massimizzando i rendimenti.

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