A quali rischi si va incontro nel periodo del pensionamento e come dobbiamo approcciarci ai nostri investimenti o alla nostra forma di previdenza aggiuntiva, per evitare che tali rischi possano impattare in maniera negativa la nostra vita da pensionati? In questo video vediamo tutti i rischi, e quali sono le possibili soluzioni sia se si va in pensione con la previdenza obbligatoria sia se si va in pensione anticipata.
Rischio di sequenza
Il rischio di sequenza è quel rischio per cui investire in un determinato portafoglio, anche ottenendo i rendimenti attesi nel corso del tempo, porta rendimenti in una sequenza negativa per l’investitore.
Quindi, quando l’investitore va a prelevare dal portafoglio(tramite cedole, dividendi, rendimenti degli strumenti, etc..) è negativamente impattato da rendimenti negativi avuti all’inizio del proprio percorso di prelievo.
Pensiamo ad esempio alla situazione di una persona che inizia a vivere di rendita dai suoi asset prima della bolla dot com o prima di una grande bolla finanziaria, situazioni prolungate nel tempo con rendimenti negativi.
E’ un rischio molto importante e piuttosto imprevedibile, ma come possiamo salvaguardarci da questo rischio? E’ importante avere un margine di sicurezza significativo prima di intraprendere un percorso in cui abbiamo bisogno di prelievo di capitale. In questo caso, il fattore principale da considerare è il Safe Withdrawal Rate, ossia quel tasso di prelievo sicuro del capitale investito che possiamo indicizzare nel tempo per l’inflazione. Per definire questo tasso di prelievo, è importante andare a considerare anche gli scenari peggiori.
Oltre a questo, per rimanere conservativi e diminuire il rischio, è importante stabilire anche un fondo di emergenza. Se quando preleviamo da un portafoglio non ci ritroviamo i rendimenti sperati, un fondo di emergenza può permettere di attendere più tempo e prelevare in un contesto migliore.
Rischio inflazione
Un secondo rischio molto importante è quello di inflazione. Con un’inflazione elevata ovviamente il costo della nostra vita andrà a crescere e avremo bisogno di più soldi nominalmente, quindi dovremo prelevare più del previsto.
Una previsione di base potrebbe essere un’inflazione tra il 2% e il 2,5%, ma con un’inflazione abbastanza elevata anche solo per pochi anni rischiamo di far lievitare le spese per tutto il nostro periodo di prelievo. E’ importante quindi tutelarsi dall’inflazione:
- prendendo asset direttamente indicizzati con l’inflazione (ad esempio obbligazioni indicizzate all’inflazione)
- investendo in asset con track record di apprezzamento superiore all’inflazione (ad esempio azioni e mercato immobiliare)
Se vuoi approfondire il tema, ti consiglio di leggere questo articolo su come investire quando l’inflazione è alta.
Rischio di rendimenti bassi
Anche il rischio di avere dei rendimenti bassi è da tenere in conto perchè, anche con un orizzonte di tempo lunghissimo, potremmo avere dei rendimenti inferiori rispetto alla media storica.
Ad esempio, un portafoglio 60% azioni e 40% obbligazioni negli USA dal 1970 al 2023 ha avuto rendimenti annualizzati che vanno da un -3,4% reale a un +12,5% reale. Possiamo quindi avere un’idea dei rendimenti medi di un portafoglio su un orizzonte temporale molto lungo, ma può esserci una certa differenza tra il rendimento che possiamo attenderci e quello che otteniamo realmente.
E’ importante quindi considerare tutti gli scenari possibili, anche quelli più negativi in modo da essere quantomeno pronti nel caso in cui si verifichino. Per tutelarsi da questo rischio, è necessario poi avere un portafoglio più diversificato possibile in modo da ridurre il rischio di eventi estremi.
Rischio di imprevisti familiari
Un altro rischio molto importante è quello legato agli imprevisti familiari. Se si guarda solo alla propria situazione individuale senza pensare magari a tutti i familiari che dipendono da noi, si ha una figura incompleta.
Potremmo avere abbastanza soldi per potere andare in pensione anticipata, ma se non si è considerato ad esempio che il proprio figlio è in una situazione instabile e che ha bisogno del nostro aiuto questo potrebbe cambiare tutti i ragionamenti fatti in precedenza in merito alla pensione anticipata.
Se non si tengono in conto anche queste considerazioni, abbiamo il rischio o di non potere aiutare le persone che hanno bisogno di noi o di terminare il nostro capitale perchè le nostre supposizioni sono basate su spese inferiori.
Rischio di longevità
Un quinto rischio molto importante è quello di longevità. Questo rischio si verifica quando (fortunatamente) la fase di prelievo dura di più del previsto, ad esempio perchè si vive fino ad un’età superiore rispetto a quella preventivata inizialmente.
In questo caso ci si può coprire dal rischio di longevità attraverso una rendita da fondo pensione o in secondo luogo considerando il rischio di longevità all’interno dei calcoli che si fanno per pianificare la fase di prelievo. L’importante è essere consapevoli che con il proprio piano non si andrà a terminare il capitale esattamente alla fine del periodo previsto ma che si potrà andare avanti con un cuscinetto anche successivamente.
Rischio di spese mediche
Qualcosa che va di pari passo con il rischio di longevità è il rischio associato alle spese mediche e alla necessità di assistenza. Di nuovo, si tratta di qualcosa di assolutamente imprevedibile che però va considerato, nell’età anziana infatti si potrebbe diventare non autosufficienti e quindi avere bisogno di ulteriore spese e capitale per farsi supportare.
La risposta in questo caso è molto simile a quanto scritto in precedenza, o si considera questo rischio nella fase di planning iniziale o ci si va a tutelare da questo rischio attraverso delle assicurazioni. Ci sono infatti delle assicurazioni dedicate, altrimenti attraverso il fondo pensione possiamo chiedere una rendita con maggiorazione LTC. Attraverso questa maggiorazione la rendita derivante dal fondo pensione aumenterà quando non saremo più autosufficienti.
Rischio di tassazione e normativo
Il settimo e ultimo rischio è quello relativo alla tassazione e alle normative in generale, che potrebbero peggiorare le rendite dei nostri prelievi pianificate inizialmente. A causa di questi cambiamenti potrebbe esserci un peggioramento del capitale netto che ci intaschiamo in fase di prelievo rispetto al lordo.
I cambi di tassazioni che potrebbero impattare maggiormente le nostre rendite sono ad esempio le tasse sul capital gain e le tasse sui dividendi. A livello normativo invece quello che potrebbe cambiare maggiormente ad esempio sono le aliquote IRPEF.
Questo rischio può essere risolto in primis attraverso l’efficientamento fiscale. Avere un portafoglio che ci permette di poter colmare minus con plusvalenze con una % di asset ci da la possibilità di agire tatticamente vendendo ad esempio uno strumento in perdita, prendendo minusvalenze e successivamente incassando plusvalenze per ricevere una tassazione inferiore.
In secondo luogo, quello che si può fare è lavorare sull’ottimizzazione della propria situazione IRPEF. Anche durante la pensione, avremo una regolare tassazione che tiene in considerazione la nostra aliquota IRPEF. Attraverso deduzioni e detrazioni possiamo ottimizzare la nostra posizione fiscale. Il modo migliore che mi viene in mente è attraverso le deduzioni del fondo pensione, si può infatti continuare a contribuire al fondo pensione anche quando si è pensionati. Questo permette di spostare progressivamente il capitale dal proprio portafoglio di investimenti al fondo pensione traendo vantaggio da tutti quelli che sono i vantaggi a livello fiscale e investendo comunque in uno strumento liquido che possiamo riscattare quando vogliamo.
Conclusioni
E’ bene ricordare che questi sono tutti rischi che potremmo trovare durante il nostro percorso, non si tratta della normalità. Il nostro approccio, soprattutto quando parliamo di investimenti, dovrebbe essere molto positivo. Sarà infatti questa visione positiva a pagare sul lungo periodo.
E’ sempre importante però considerare anche tutti i possibili rischi per essere consapevoli di quali rischi stiamo correndo e su quali rischi vogliamo effettivamente coprirci.
Alla prossima!