Investire in oro ha senso? 6 motivi per NON farlo

Investire in oro

Indice

Scopri i 6 motivi principali per cui dovresti o non dovresti investire in oro! In questo articolo esplorerò i pro e i contro di investire in oro, analizzando i rischi, i benefici e le opportunità che questo bene rifugio offre. Se stai valutando se aggiungere l’oro al tuo portafoglio d’investimento, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole.

L’oro viene utilizzato come riserva di valore da miglialia di anni, tuttavia è diventato un asset centrale per gli investitori moderni negli anni 70 quando si è usciti dal sistema del Gold Standard. Fino agli anni 70 molte valute tra cui il dollaro erano ancorate all’oro, stabilendo un valore fisso di rapporto tra valuta e oro e limitando quindi la fluttuazione del prezzo dell’oro. Nel ’71 Nixon rompe questo legame tra oro e dollaro e l’oro viene sempre più percepito come un bene rifugio contro l’inflazione, l’incertezza economica, l’andamento della moneta e così via. In questo articolo cercheremo di capire se l’oro sia effettivamente un bene rifugio e se ha senso o no investire in oro.

L'oro NON protegge dall'inflazione

Il primo motivo per cui non dovreste investire in oro è che l’oro non protegge dall’inflazione. L’oro è spesso considerato bene rifugio in tempi di alta inflazione, ma in realtà non svolge questo compito. Un bene o un asset per essere considerato come asset che protegge dall’inflazione dovrebbe muoversi teoricamente insieme a quest’ultima. Analizzando i dati storici dal 1979 al 2024, si nota che c’è una correlazione sì positiva, ma molto leggera (fra lo 0 e lo 0,16). Inoltre, se andiamo a prendere i rendimenti dell’oro e i risultati dell’inflazione analizzando il PCE, vediamo che non c’è una correlazione chiara tra queste due variabili.

Correlazione tra oro e inflazione

L'oro protegge dall'inflazione

Il primo motivo per cui invece dovresti investire in oro è che l’oro protegge dall’inflazione. Sì, so che è il contrario di quanto scritto prima, ma lasciatemi spiegare. Nonostante l’oro non offra una protezione stabile sul breve periodo contro l’inflazione come scritto prima, il suo ruolo come copertura dall’inflazione di lungo periodo è sicuramente più consolidato. Infatti, per quel che riguarda l’oro, abbiamo dati vecchi anche di secoli e quello che possiamo vedere è che nel corso di migliaia di anni l’oro ha mantenuto un potere di acquisto piuttosto stabile.

L’oro non genera rendimenti pari a quelli delle azioni, però fornisce una protezione passiva dall’inflazione su periodi lunghi di tempo. A questo, aggiungiamo anche il fatto che l’oro è poco correlato con gli altri asset e che quindi all’interno di un portafoglio può benissimo assumere il ruolo di diversificatore.

Correlazione tra oro e altri asset

Volatilità e bassi rendimenti storici

Come scritto prima, l’oro ha faticato a mantenere i rendimenti di altri asset come le azioni. Preso a sè stante, l’oro diventa meno interessante per chi cerca rendimenti di lungo periodo. Inoltre, il fatto che l’oro abbia una bassa correlazione con gli altri asset non significa che questo abbia anche una bassa volatilità. Quindi, investire in oro può essere visto come rischioso data questa instabilità. Un altro fattore da tenere in considerazione è che il prezzo dell’oro dipende fondamentalmente dal sentiment degli investitori e da tendenze macroeconomiche, quindi questo fa sì che sia particolarmente sensibile a tendenze comportamentali e a fattori economici.

Quindi per riassumere, l’investimento in oro non può essere considerato di breve periodo e privo di rischi.

Benefici all'interno del portafoglio

Un altro punto invece per cui dovresti investire in oro è il beneficio che porta all’interno del portafoglio. Il primo è un beneficio tecnico, ossia l’oro è un asset che ha correlazioni molto basse con altri tipi di asset. Quando mercato azionario ed obbligazionario subiscono perdite l’oro potrebbe essere quindi in grado di proteggere da forti cali del portafoglio

In secondo luogo, c’è da considerare il rendimento stesso dell’oro. Secondo i principi del Capital Asset Pricing Model, in un contesto di efficenza di mercato un investitore dovrebbe detenere il “portafoglio di mercato”, ossia un portafoglio che rispetti la capitalizzazione dei vari asset. Tuttavia, in questo momento molti investitori detengono una percentuale nulla o molto più bassa di quella che dovrebbe essere secondo questa teoria. Quindi, se una buona parte degli investitori portasse la propria allocazione in oro ad alzarsi, potremmo vedere il prezzo dell’oro crescere e con esso la capitalizzazione stessa dell’oro. Quindi, in un contesto di alta domanda dell’oro e scarsa offerta potremmo vedere il prezzo dell’oro salire.

I costi per investire in oro

Un motivo invece per non investire in oro sono i costi. Ci sono infatti alcuni costi che sono chiari e altri meno dell’investire in oro. Il costo principale a mio parere è il costo opportunità di investire in un asset non produttivo. Detenendo oro, è come se in qualche modo stessimo detenendo moneta, con il vantaggio che si svaluterà meno ma con lo svantaggio che effettivamente con quell’asset non stiamo facendo nulla (a differenza ad esempio delle azioni che generano utili). Detenendo oro abbiamo quindi un costo opportunità perchè in alternativa potremmo investire in azioni che storicamente hanno dato rendimenti superiori.

Un altro discorso è il costo di acquisto e mantenimento, se parliamo di oro fisico abbiamo un importante spread nel momento in cui vendiamo rispetto a quello in cui compriamo e abbiamo dei rischi o dei costi collegati al mantenimento (ad esempio il costo di una cassetta di sicurezza).

Domanda crescente e bene rifugio

La sesta e ultima ragione invece per cui dovresti investire in oro è legata alla domanda crescente e al fatto che si tratta di un bene rifugio. Come abbiamo già detto, l’oro è percepito come un porto sicuro in momenti di crisi quindi situazioni di tensione geo-politica, crisi sui mercati finanziari, etc.. possono portare ad un apprezzamento dell’oro. L’oro di per sè non è influenzato dalle stesse variabili che influenzano gli altri asset, quindi in contesti di crisi potrebbe apprezzarsi. Questi apprezzamenti inoltre potrebbero darci l’opportunità in questi contesti di crisi per disinvestire eventualmente in oro parte del capitale per investirlo su altri asset che stanno calando a causa di una crisi. 

Invece per quanto riguarda la domanda crescente, abbiamo visto che negli ultimi anni le Banche Centrali sono tornate ad essere degli acquirenti netti di oro. Questo è in parte dovuto al fatto che tante Bance Centrali vogliono diversificare il proprio rischio dal dollaro. Questa crescente domanda ha sostenuto il prezzo dell’oro e potrebbe tendenzialmente continuare a farlo. Inoltre, investire in oro può anche essere visto come una scommessa indiretta sui paesi emergenti, perchè negli ultimi anni con l’aumento del tenore di vita di questi ultimi è aumentata anche la loro richiesta di gioielli in oro.

Davide Ravera

Davide Ravera

Ciao, sono Davide Ravera, consulente finanziario indipendente iscritto all'Albo e al CFA Program. Dopo esperienze come analista equity, risk management e portfolio management presso due importanti banche austriache, ho intrapreso la strada come consulente finanziario autonomo per poter aver un impatto positivo sulle scelte finanziarie delle persone.