9 motivi per NON investire in un fondo pensione

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La sottoscrizione di un fondo pensione viene a volte visto come una cattiva scelta, ed in alcuni casi può essere una affermazione corretta, ma nella maggior parte dei casi invece, il fondo pensione può essere effettivamente uno strumento molto efficiente per allocare una parte delle proprie risorse. Oggi attraverso alcune delle obiezioni più comuni andiamo a vedere quale sia effettivamente la verità in merito.

Vantaggi della previdenza complementare

La pensione integrativa è un tema particolarmente dibattuto e spesso c’è poca chiarezza a riguardo. Dopo aver visto come funziona un fondo pensione, vediamo brevemente quali sono i vantaggi principali di un fondo pensione.

Molti degli italiani, come risulta dalle più recenti statistiche, non hanno le giuste conoscenze per sviluppare una corretta pianificazione previdenziale, anche per questo in molti non hanno ancora aderito ad un piano di previdenza complementare. Alla fine del 2021 infatti gli iscritti presso forme pensionistiche complementari risultavano essere solo 8,8 milioni. Andiamo ad approfondire se questa è stata una scelta corretta.

I principali vantaggi di un fondo pensione sono quindi legati a:

  • Deduzioni
  • Tassazioni agevolate
  • Utilizzo del TFR
 

Andiamo ora ad approfondire ognuno delle principali obiezioni che solitamente si sentono sui fondi pensione,

Bassi rendimenti

La prima grande obiezione che solitamente si sente dire sui fondi pensione è che i rendimenti sono bassi. Questa obiezione ha due problematiche principali: 

  • Spesso vengono confrontati i rendimenti che si trovano sulla pagina COVIP dei fondi pensione con i rendimenti lordi dei propri investimenti finanziari. Questa è una prima grande imprecisione, perchè la tassazione dei fondi pensioni è differente, il capital gain sui fondi pensione è calcolato alla fine dell’anno e i rendimenti riportati sul sito del COVIP sono riportati al netto di una serie di oneri che gravano sul patrimonio del comparto
  • Spesso non vengono fatti paragoni sensati, mettendo ad esempio a confronto un fondo pensione 20% azionario e 80% obbligazionario con ETF completamente azionari. E’ scontato che sul lungo periodo i rischio maggiore della componente azionaria porterà ad avere un maggiore premio al rischio e quindi un maggiore rendimento
 
In generale comunque, solitamente i fondi pensione hanno rendimenti inferiori rispetto ai mercati azionari perchè, anche se si scelgono le componenti più aggressive, la componente azionaria rimane bassa rispetto al totale del fondo.
 
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Gestione attiva e costi elevati

Una seconda obiezione è quella che sostiene che i fondi pensione hanno costi elevati perchè hanno una gestione attiva. In generale, possiamo affermare che questo sia vero per alcuni fondi pensione aperti e soprattutto per i PIP, che sono strumenti che arrivano a costare più dell’1% (spesso anche più del 2% per alcuni PIP) e che hanno anche costi accessori. Proprio per questo motivo, si tratta di prodotti da evitare totalmente

Diverso invece è il discorso per quanto riguarda i fondi pensione chiusi e alcuni fondi pensione aperti con dei costi al di sotto dell’1%. Per quanto riguarda la gestione attiva, in generale è da evitare nel caso in cui è associata a costi elevati ma se associata a costi bassi non c’è troppa differenza rispetto alla gestione passiva.

Voglio scegliere io quando andare in pensione

Questa terza obiezione è quella sostenuta da chi dice di voler decidere lui quando andare in pensione senza dipendere dallo Stato, per cui vuole evitare di conseguenza anche di investire in fondi pensione.

Si tratta di un’obiezione incorretta perchè ci sono delle forme attraverso cui è possibile richiedere un anticipo prima del riscatto del fondo pensione completo e soprattutto i fondi all’interno del fondo pensione possono essere utilizzati per andare in pensione prima. Infatti, se il nostro obiettivo è quello di andare in pensione prima il fondo pensione potrebbe essere utile data l’esistenza di strumenti come la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), ossia una rendita anticipata che ci viene data del fondo pensione cinque anni o in alcuni casi dieci anni prima del pensionamento. Questo permette di richiedere anche il 100% del capitale sotto forma di rendita in dieci anni. Inoltre, ci sono varie forme per richiedere un anticipo del capitale investito nel fondo pensione, ad esempio il capitale è anche riscattabile al 23% di tassazione in caso di perdita dei requisiti o con tassazione agevolata tra il 15% e il 9% dopo 12 mesi di onoccupazione per un 50%.

Se sei interessato a scoprire tutti i vantaggi del fondo pensione, ti consiglio di leggere questo articolo.

Sono troppo giovane per aderire

Questa quarta obiezione è vera, nel senso che da giovane la convenienza di un fondo pensione è molto inferiore dato che abbiamo dei costi opportunità nel rimanere all’interno del fondo pensione. Infatti, investendo in un ETF azionario si avrebbe dei rendimenti maggiori. Inoltre, il fondo pensione viene tassato ogni anno mentre investendo in un ETF si viene tassati solo quando il capitale viene venduto.

Dall’altra parte però, adesione non vuole dire contribuzione attiva. Si potrebbe pensare di aderire anche da molto giovane per maturare anzianità e quindi vantaggi sia da un punto di vista dei prelievi e anche da un punto di vista fiscale.

Se sei interessato a scoprire come funziona un fondo pensione, ti consiglio questo articolo.

Sono troppo anziano per aderire

Questa obiezione è l’opposta di quella precedente. In realtà, non è mai troppo tardi per aderire ad un fondo pensione. Anzi, man mano ci avviciniamo alla pensione sarà sempre più conveniente aderire e contribuire. Anche se mancassero dieci anni alla pensione, ben venga aderire se non lo si è fatto fino a quel momento e iniziare a contribuire attivamente. Il vantaggio fiscale che si avrà sulla tassazione sarà un vantaggio maggiore perchè spalmato su meno anni.

Imprudente vincolare i soldi ad un fondo

Secondo questa obiezione, è imprudente vincolare i propri soldi ad un fondo, soprattutto se è della banca. Questa obiezione potrebbe essere vera, dato che andiamo a depositare il denaro all’interno di strumenti che potremo svincolare dopo svariati anni. Saremo quindi vincolati dalla gestione di questi fondi da parte del fornitore di questi strumenti. 

L’obiezione però viene meno considerando il fatto che noi siamo sempre liberi di trasferire il nostro fondo pensione nel caso in cui non ci andasse bene una determinata gestione. 

Meglio un PAC in ETF

Questa è l’obiezione secondo cui il fondo pensione non da nulla di più rispetto ad un PAC in un ETF fatto in autonomia. Come dicevano prima, più si è giovani più è conveniente investire in ETF azionari dati i costi opportunità presenti. 

Questo però non tiene conto di altri vantaggi del fondo pensione. Se siamo lavoratori dipendenti ad esempio, abbiamo un TFR che, se non aderiamo ad un fondo pensione, rimane in azienda e viene rivalutato considerando l’inflazione. Se investiamo il TFR in un fondo pensione, avremo su lunghi periodo di tempo rendimenti maggiori rispetto al lasciarlo in azienda, soprattutto con componenti aziarie più elevate. Quindi, potrebbe aver senso aderire ad un fondo pensione anche solo per investire il proprio TFR. 

Inoltre, si potrebbe valutare di aggiungere un contributo volontario all’interno del fondo pensione per ricevere anche un contributo dal proprio datore di lavoro. Rinunciando a piccole cifre del proprio netto in busta paga, si andrebbero infatti ad ottenere contributi aggiuntivi maggiori all’interno del proprio fondo pensione.

 

Clausole restrittive per i prelievi

Considerando l’ottava obiezione obiezione, investire in un fondo pensione è troppo restrittivo perchè non è così facile prelevare il capitale. Ancora, questo è assolutamente vero se si paragona questo strumento con un ETF che si può comprare e vendere quando si vuole. Come ribadito in precedenza, questo non vuol dire che il fondo pensione sia uno strumento peggiore perchè esistono numerose clausole per cui si può prelevare il capitale in anticipo e perchè esistono numerosi altri vantaggi che questo strumento offre.

Voglio tutto il capitale e non una rendita

L’ultima obiezione è quella sostenuta da chi a scadenza vuole il proprio capitale in una soluzione unica e non attraverso una rendita.

All’interno di un fondo pensione è possibile sempre richiedere almeno il 50% del capitale investito, se il capitale non supera una certa cifra (solitamente intorno ai 100.000 euro) è possibile chiedere il 100% del capitale. Il 100% del capitale inoltre si può chiedere tramite RITA, diciamo quindi che ci sono numerosi modi per richiedere il proprio capitale non tramite rendita

Conclusioni

Per concludere, tutte queste obiezioni sono in qualche modo valide e hanno un fondo di verità. Si tratta comunemente di considerazioni sensate e che tengono conto di alcune limitazioni del fondo pensione. Come per tutte le cose però, è molto importante approfondire e andare a sviscerare perchè spesso si ragiona tramite semplificazioni. Il fondo pensione può essere uno strumento utile, sicuramente non è una soluzione per costruire il core del proprio portafoglio di investimento e allo stesso tempo è uno strumento come tutti gli altri da valutare attentamente paragonando fra di loro diversi fondi pensione. 

La regola come sempre è quella di scegliere un fondo pensione con una asset allocation in linea con i proprio obiettivi e soprattutto efficiente, quindi che abbia dei costi basssi.

Davide Ravera

Davide Ravera

Ciao, sono Davide Ravera, consulente finanziario indipendente iscritto all'Albo e al CFA Program. Dopo esperienze come analista equity, risk management e portfolio management presso due importanti banche austriache, ho intrapreso la strada come consulente finanziario autonomo per poter aver un impatto positivo sulle scelte finanziarie delle persone.